Claudio Naranjo

 

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Bibliografia











NOVITÀ:
Amore Coscienza e psicoterapia
Verso una nuova educazione dell’essere umano
Editore: Xenia
Collana: Percorsi di consapevolezza
Traduzione, box e note: Alessandra Callegari
ISBN: 978-88-7273-726-2
Pagine: 156
(2011)
Il nuovo libro di Claudio Naranjo italiano, edito da Xenia nella collana Percorsi di consapevolezza diretta da Enrico Cheli, è la traduzione di Cosas que vengo diciendo e costituisce uno dei più recenti ed efficaci distillati della visione scientifica e spirituale di Claudio Naranjo, una sorta di raccolta delle “impronte digitali” della sua mente.
L’autore inizia affermando che vi sono tre diversi tipi di amore, uno per ognuno dei tre cervelli di cui gli umani sono dotati. Prendere consapevolezza di questi distinti amori e cervelli e delle loro diverse caratteristiche è indispensabile per capire meglio la sfera dei sentimenti ed evitare i molti fraintendimenti che si generano attorno ad essa.
Il discorso si sposta poi sul tema della coscienza, affrontato sia dal punto di vista scientifico sia da quello delle tradizioni spirituali, della psicoterapia e della fenomenologia. Emergono quindi interessanti rapporti tra spiritualità, nuovo sciamanesimo e psicoterapia, dimensioni apparentemente lontane tra loro, ma caratterizzate in realtà da obiettivi analoghi.
Nel capitolo finale di questa grande opera di sintesi i temi affrontati convergono verso un importante fine comune: creare una educazione di nuova concezione, che integri psicoterapia e spiritualità, sentimento e ragione, scienza e coscienza e aiuti gli esseri umani a risolvere i loro problemi individuali e collettivi.

L’ego patriarcale
Trasformare l’educazione per rinascrer dalla crisi
costruendo una societa sana

Editore: Urra
Traduzione: Davide Miccione
ISBN: 978-88-503-2786-7
Pagine: 187
(2009)
La "mente patriarcale", che ha retto la nascita e lo sviluppo delle cosiddette "grandi civiltà", si è fatta pericolosamente obsoleta, fino a trasformarsi in un'aberrazione non più sostenibile. Infatti, la nostra pretesa superiorità si appoggia su una sorta di automutilazione psicospirituale, che perpetua la nostra incompletezza esistenziale e ha portato alla eclisse funzionale di circa due terzi del cervello e, con essa, alla generazione di una società malata, fondata su disvalori quali la prepotenza, la forza, il dominio e l'aggressione.
Per sopravvivere a questa crisi generalizzata dobbiamo mettere in discussione il concetto stesso che sta alle basi dell'organizzazione psicosociale che regge le nostre istituzioni e forme di vita, l'Ego patriarcale appunto. A questo scopo, Naranjo propone l'adozione di una formula educativa nuova, capace di portare all'armonia e all'equilibrio tra le tre persone intrapsichiche di padre, madre e bambino interiore, unico rimedio per realizzare la transizione verso una società sana e vitale.

Per Una Gestalt Viva
Editore: Astrolabio Ubaldini
Traduttore: Faccioli I.
ISBN: 8834015509
ISBN-13: 9788834015506
Pagine: 307
(2009)
Il libro si compone di cinque parti, dedicate rispettivamente al padre della Gestalt - Fritz Perls - , alla prassi, alla teoria, alla trasmissione e alla spiritualità della Gestalt. Di grande ispirazione quest'ultima, in cui Naranjo porta alla luce la trama nascosta di quelle che definisce "filosofia implicita" e "spiritualità implicita" della Gestalt: filosofia e spiritualità vissute nella pratica, più che concettualizzate, e che i contemporanei di Perls non riconobbero facilmente. Perls ne emerge come spirito fortemente 'dionisiaco', naturalmente portato a spingersi oltre i limiti del conosciuto e a rompere le forme prestabilite, e la Gestalt come forza potenzialmente dirompente e innovatrice, ma al tempo stesso come consapevolezza del 'qui e ora', e dunque lucidità, attenzione, 'spirito apollineo'. È in questa sintesi tra forze opposte che Naranjo individua la vera essenza della Gestalt, non una semplice tecnica terapeutica che 'funziona', ma una via di realizzazione implicitamente spirituale, che permette all'essere umano di sollevarsi dal cieco mondo passionale alla condizione aperta della coscienza pura.

La civiltà, un male curabile
FrancoAngeli s.r.l.
144 pagine
ISBN 13: 9788846484451
(2007)
L'attuale malessere di quella che definiamo "civiltà" ha radici – sostiene l'autore di questo libro – nella civiltà stessa, civiltà che si identifica con l'organizzazione patriarcale della società e della mente originatesi nel tardo neolitico. La "civiltà" si presenta dunque come una reazione patologica degli esseri umani a una condizione traumatica di un lontano passato e attualmente non risulta essere più funzionale. Nell'ottica di poter giungere a un modello sociale alternativo, non più supportato da quella che egli chiama "la mente patriarcale", Naranjo propone la tesi che solamente l'educazione possa avere il potere di capovolgere il corso della storia e operare una reale trasformazione. Sulla base di questa convinzione, egli propone un modello educativo alternativo che promuova lo sviluppo psico–spirituale dell'individuo e che lo renda capace di cooperare ad una necessaria evoluzione sociale. Il modello in questione è stato elaborato a partire dall'esperienza di trentacinque anni di lavoro con gruppi, utilizzando la Psicologia degli Enneatipi, modello che Naranjo sta ora applicando alla formazione di insegnanti in diversi paesi tra i quali la Spagna, il Brasile, l'Argentina, il Messico e, da qualche tempo, anche l'Italia.

Cambiare l'educazione per cambiare il mondo
Per un'educazione salvifica
Forum editrice
(2006)
‹‹Questo libro – scrive Naranjo nella prefazione – riflette la mia presa di coscienza della tragica realtà dell'educazione, che è per la maggior parte una forma di addomesticamento forzato alla cultura del 'patriarcato', cioè agli usi e costumi della società cosiddetta 'civile'. Il mio desiderio è che un giorno i responsabili della politica dell'educazione possano giungere a collocare l'educazione degli esseri umani al di sopra della loro robotizzazione, che possano capire come dal trascendere la visione patriarcale dipenda la nostra stessa sopravvivenza. [...] Proprio come la vita procede solo dalla vita, una coscienza si risveglia al tocco di una coscienza e nulla potrà essere più importante per la trasformazione dell'educazione della 'guarigione' e dell'illuminazione di docenti ed educator››.

Carattere e nevrosi
L'enneagramma dei tipi psicologici
Astrolabio Ubaldini
(1996)
Gli sforzi di elaborare una tipologia psicologica risalgono a tempi immemorabili, e appartengono a tutte le culture. Ecco un contributo significativo a queste ricerche, che riesce a coniugare la simmetria dell'enneagramma, il modello strutturale concepito da Ouspensky, e l'asimmetria del sapere psicologico, dei rapporti interpersonali, della vita. Grazie a un'approfondita cultura scientifica e psicoanalitica, e a un incontentabile desiderio di conoscenza che lo ha portato a unire le sponde amiche della scienza occidentale con il sapere dei maestri tibetani e degli indios sudamericani, oltre che con le dottrine della Quarta Via e del sufismo, Claudio Naranjo riesce con la sua teoria a operare sintesi inedite, non venendo mai meno a una coerenza interna e a un'eleganza vicine a quelle della matematica.

Gli enneatipi nella psicoterapia
I tipi dell'enneagramma nella vita, nella letteratura e nella pratica clinica
Astrolabio Ubaldini
(2003)
Naranjo, che da anni lavora instancabilmente per integrare le sue competenze professionali in campo medico e il suo percorso di ricerca spirituale, fa qui incontrare la terapia della Gestalt e il modello psicologico dell'enneagramma. Basandosi sui nove tipi psicologici individuati da Gurdjieff e ormai ampiamente utilizzati in Occidente, Naranjo ne dimostra l'utilità nella pratica clinica, sia nella fase iniziale di diagnosi del disturbo, sia come guida per il terapeuta nelle fasi più difficili e pericolose del trattamento. Ogni tipo psicologico viene qui illustrato con esempi tratti da opere letterarie, dai resoconti di un trattamento psicoanalitico coronato da successo e dalla trascrizione di una seduta di terapia gestaltica.

La via del silenzio e la via delle parole
Portare la meditazione nella psicoterapia
Astrolabio Ubaldini
(1999)
Negli anni '70 Claudio Naranjo è stato forse il primo psicoanalista e psicoterapeuta a misurare l'impatto che può avere nella pratica clinica un'autentica formazione in discipline meditative di varia estrazione. Questo libro fa il punto su un trentennio di ricerche e sperimentazioni in questa direzione e si pone come il consuntivo di un percorso spirituale e clinico di grande originalità e ricchezza.



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